Tre temi centrali
Il Modena Viaemili@docfest, dall’8 all’11 novembre al Cinema Astra di Modena in via Rismondo 21 continua il viaggio, intrapreso nel 2010, attraverso le storie e le immagini, dei migliori documentaristi italiani. Un viaggio che ha portato il festival negli anni a raccontare un mondo in evoluzione, con l’intento di mostrare la società che ci circonda attraverso gli occhi di giovani talenti e affermati registi, così da fornire allo spettatore nuove e diverse letture rispetto ai temi trattati.
Per la nona edizione tre sono i focus: il primo, venerdì 9, in collaborazione con il Festival della Migrazione, dedicato agli esodi, alla loro drammaticità ma anche alle possibilità che si possono creare con progetti lungimiranti di cooperazione (“Un popolo in pieno sole” di Claudia Vavassori). L’incontro “In che mondo vivremo?” introdurrà la serata dedicata ai migranti con i film “Strange Fish”, “Mum I’msorry” e “Iuventa”. Sabato 10 si presenta la rassegna “L’Italia che non si vede”, a cura di Ucca (Unione Circoli Cinematografici Arci), con i film “Un giorno all’improvviso” e “Il clan dei ricciai” e il cortometraggio “My Tyson”. Domenica 11 il terzo e ultimo focus sul ’68 narrato dal cinema documentario di registi importanti quali Silvano Agosti con “Ora e sempre riprendiamoci la vita”, Wilma Labate con “Arrivederci Saigon” e Walter Veltroni che ha curato l’edizione italiana del doc francese “Bobby Kennedy”. Inoltre, giovedì 8 si presenta “Facciamo un film!” prodotto e girato all’interno dell’Ipsia Corni per raccontare una storia altra rispetto a quelle che siamo abituati a sentire. Segue “Storie del dormiveglia” di Luca Magi, che racconta la vita all’interno di una struttura di accoglienza notturna per senzatetto nell’estrema periferia di una grande città. Sabato 10 momento dedicato alla street art col cortometraggio “Il treno dei paesi volanti” e “Scripta Manent” di Giorgia Ripa. In serata invece l’anteprima di “Pentcho”, nuovo lavoro di Stefano Cattini organizzato in collaborazione con il Festival dei Popoli.
Il programma di Modena Viaemili@docfest, spiegano gli organizzatori, vuole costruire una sensibilità alta sul linguaggio del documentario, ma soprattutto osservare con occhi attenti, le molteplici sfaccettature che esistono oltre il modello binario del digitale.
Anche per questa edizione il festival è parte integrante del corso di alta formazione “Il FilmMaker crossmediale”, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, organizzato da Formodena in collaborazione con UniMoRe, D.E-R, Fondazione Marco Biagi e Arci Modena.