PREMIO GIURIA TECNICA
Rue Garibaldi, di Federico Francioni
Per il delicato equilibrio tra osservazione, rigore ed empatia, all’interno di una microstoria di grande
attualità, che scorre in una precarietà contemporanea in cui il regista sembra “partecipare” senza
invadere ma anche senza scomparire.
ex aequo
Via dell’ombra, di Anton Frankovitch
Il premio ed aequo va a Via dell’ombra di Anton Frankovitch per la narrazione poetica e intima che
alterna un utilizzo impeccabile, mai didascalico, dell’archivio a uno sguardo puro e istintivo, quello di
un figlio verso l’anziano padre da cui presto dovrà separarsi.
Per lo sguardo “affamato”, che attraverso la telecamera, ne imprime il volto, gli oggetti quotidiani e
personali e per il montaggio brillante e meritevole dove ciascuna immagine evoca nel contempo
presenza e assenza
Menzione speciale Premio giuria:
Amuka – The Awakening of Congolese Peasants di Antonio Spanò
Per la capacità di riuscire a raccontare delle storie in cui fatica per il lavoro, preoccupazioni per il
guadagno, divisione di genere dei compiti materiali della vita quotidiana ma anche tenacia, sono gli
elementi centrali delle vite dei personaggi. Persone in armonia con la natura ma in lotta contro un
sistema capitalistico di gestione e vendita delle risorse che li schiaccia in una condizione precaria.
Il documentario non si ferma alla semplice dimensione del reportage ma, con uno sguardo mai
pietoso né invadente, riesce a problematizzare queste realtà umane, fatte nonostante tutto di
speranza, in un paese come il Congo che, come dice il cartello finale del film, potrebbe sfamare tre
miliardi e mezzo di persone e in cui, invece, 12 milioni di cittadine e cittadini soffrono la fame.
Menzione speciale Premio giuria:
I did not wake up dead today di Erin MacPherson
Per la delicatezza totalmente esente da retorica, non priva di ironia e in grado di stimolare domande,
con cui la regista affronta il tema tabù della depressione e del suicidio.
E per la perizia con cui costruisce il documentario usando un linguaggio da film di finzione, salvo far
irrompere imprevista la realtà tramite l’abbraccio inaspettato che sostituisce all’avatar la persona.
PREMIO DEL PUBBLICO WEB
Oltreoceano di Virginia Paganelli
PREMIO D.E.R.
Bolo by Kiki, di Jacopo Babuscio, Angelica Bellei, Benedetta Fiore, Ivan Bucciarelli
Per la dinamicità. Per il desiderio di far conoscere e diffondere la cultura ballroom, uno spazio
sconosciuto ai più in cui le persone possono esprimersi ballando e sfilando, utilizzando un senso dell’
estetica “esagerata”. Per il senso di libertà e comunità che appare evidente in questo documentario, raccontati e vissuti fra i portici di Bologna all’aria aperta in un contesto informale in cui tutti si possono sentire i benvenuti.
Il documentario non è volto a evidenziare un lato gender dei partecipanti bensì il senso di
accoglienza che traspare dall’evento. Per le colonne sonore scelte, e per il brano “Stare al mondo “di Cecilia Rocca che accompagna la parte finale del documentario, sulle quali note “walkando” sfilano gli interpreti.
Menzione d’onore Premio D-E.R.: L’ultimo diario di Michele Pinto